C’è un’ora, appena prima che la notte scenda, in cui Patù smette di essere un borgo e diventa qualcos’altro.
Le ombre si allungano, il vento si insinua tra i muretti a secco e un profumo di basilico aleggia nell’aria, come un segnale.
È in quell’istante che Lissìa, la gatta custode del paese, appare. Il suo passo è lieve, lo sguardo vigile: conosce ogni pietra, ogni segreto, ogni leggenda. E questa volta non camminerà da sola.
Guidati dalle sue orme, gli spettatori attraverseranno vicoli e piazze, scivoleranno lungo le strade che conducono ai luoghi simbolo del borgo: dal possente Fortino alla misteriosa Centopietre, dalla memoria sepolta nei frantoi ipogei all’elegante chiesa di San Giovanni Battista, fino a evocare la Grotta di Suda, oggi scomparsa ma viva nel racconto e nell’immaginazione. Ogni tappa sarà una soglia verso un tempo diverso, ogni angolo un varco tra realtà e mito.
Dal silenzio emergeranno voci incarnate nel buio:
Alessandra Greco, Erika Elia, Luigi Nicola Torricella, Francesco Pacella,
daranno corpo e voce a personaggi sospesi tra storia e leggenda, anime tornate per narrare amori e battaglie, misteri di mare e di terra, miracoli e presagi.
Il borgo stesso diventerà palcoscenico, le pietre sipario, e ogni incontro un’apparizione che si dissolve così come è venuta.
E proprio quando crederete che il mistero abbia detto l’ultima parola, un bagliore spezzerà la notte:
✨ Elisabetta Zappatore, con i suoi cerchi luminosi, le acrobazie sospese e le figure disegnate nell’aria, trasformerà l’attesa in stupore e il sogno in pura meraviglia.
Luce e buio, storia e fantasia, si intrecceranno davanti ai vostri occhi.
📅 10, 12 e 24 settembre 2025
🕠 Ore 17:30 – 19:00
📍 Patù (LE)
Un’esperienza unica, ideata e organizzata da Il Teatro delle Quinte sotto la direzione artistica di Luigi Nicola Torricella con il Patrocinio della Provincia di Lecce – Salento d’Amare e la collaborazione di ARCHES e dell’Associazione La Fucina degli Artisti.
L’evento rientra nell’ambito del progetto “Storie Meridiane” promosso dai Comuni di Patù e Morciano di Leuca, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU e dal Ministero della Cultura all’interno del PNRR Cultura – M1C3I2.1 “Attrattività dei borghi”.
📌 Posti limitati
Prenotazione obbligatoria 3771141430
Seguite il passo felpato di Lissìa tra le vie al crepuscolo…
Scoprirete che Patù, di notte, non è solo un luogo, ma un incantesimo che vi sceglie e vi accompagna fino all’ultima luce.
Mariateresa Peluso
un anno faMolto interessante fare una visita al mausoleo che dista pochi metri dal centro di Patu '. Il posto è ben segnalato e si raggiunge facilmente a piedi dalla chiesa madre. Si tratta di una costrizione ben conservata che all'interno presenta degli affreschi che si intravedono sulle pareti. Il paesino di per sé non offre molto, questo è sicuramente un punto da attenzione.
Emiliano Bleve
un anno fa《Centopietre, un mausoleo per il cavaliere che combatté contro i saraceni》 (Titolo liberamente preso da Leccesette) Monumento del IX secolo. Persistono delle raffigurazioni, ormai quasi scomparse, ma rimane la particolarità delle dimensioni delle pietre, sicuramente di provenienza locale , ma con sezioni importanti. Frontalmente si erge la chiesa dedicata a San Giovanni Battista , struttura di circa un millennio. Tra i luoghi da visitare.
Ana Martínez
3 settimane faAppena siamo entrati abbiamo visto la chiesa con affreschi bizantini , molto bella. Di fronte i resti della costruzione sepolcrale, valgono una rapida visita al sito.
Giovanni “Juan” D'Elia
2 anni faSi chiama così perché è composto da 100 grossi blocchi di tufo, forse provenienti dall'antico centro di Vereto. Nasce come tomba funeraria - si dice - di un cavaliere cristiano accorso per difendere le popolazioni locali dalle incursioni dei saraceni. Poi, qualche secolo dopo, sempre nel basso medioevo, è stato affrescato e usato dai monaci come chiesetta. Di fronte sorge la chiesa, più recente, dedicata a San Giovanni Battista, anch'essa molto affascinante. Si trova nella periferia del paese, lungo la via Francigena. Entrambe le strutture sono liberamente visitabili, tutti i giorni.
MNU
2 anni faIn un luogo sperduto, con strade strette in mezzo alla campagna, Google Maps con molta fantasia ci fa giungere al monumento funerario di un generale carolingio (IX sec), un certo Germiniano. Costruito con 100 blocchi di pietre da cui deriva il nom. Gli affreschi interni sono stati purtroppo cancellati dal tempo e dall'incuria degli uomini. La piccola chiesa romanica antistante chiusa